Caldo, umido e pelle

Caldo-umido-pelle

Microorganismi della pelle

Anche se fa un po’ effetto pensarlo, noi siamo “abitati” da microorganismi che, in equilibrio tra loro, mantengono il benessere dell’organismo (basti pensare alla flora intestinale e alla sua fondamentale azione nel mantenere integra la mucosa e facilitare l’assorbimento di ciò che mangiamo). Analogo discorso vale per la cute che, con i quasi 2 mq di superficie, svolge una fondamentale funzione barriera nei confronti dell’ambiente esterno, grazie sia alla barriera fisica dell’epidermide che all’azione del sebo e ai numerosi microrganismi che risiedono soprattutto all’interno delle ghiandole sebacee e dei follicoli piliferi.

Stafilococco aureo e candida albicans

In condizioni normali l’equilibrio tra tutte queste componenti (buona idratazione, integrità delle difese immunitarie, giusto grado di umidità e ph cutaneo) garantisce un corretto funzionamento della barriera cutanea ma, se uno di questi fattori si altera, microorganismi normalmente tollerati (come stafilococco aureo e candida albicans) diventano patogeni e provocano dermatiti specifiche.

Pitiriasi versicolor

L’esempio forse più noto e diffuso di un fenomeno di questo tipo è la pitiriasi versicolor, una micosi causata da funghi del genere Malassezia che risiedono abitualmente sulla nostra pelle ma che , in condizioni di aumento dell’umidità ambientale e della sudorazione, si sviluppano determinando le tipiche chiazze inizialmente rosa-bruniccio poi biancastre (il cambiamento di colore dà il nome a questa patologia) che si accentuano con l’esposizione al sole perché nelle aree affette si è interrotta la produzione di melanina. Non è una micosi contagiosa anche se esiste certamente una predisposizione genetica che può spiegare la comparsa in consanguinei e, a parte regole di igiene generale tipo evitare uso di asciugamani in comune, non è necessario sterilizzare lenzuola e biancheria .Roblox HackBigo Live Beans HackYUGIOH DUEL LINKS HACKPokemon Duel HackRoblox HackPixel Gun 3d HackGrowtopia HackClash Royale Hackmy cafe recipes stories hackMobile Legends HackMobile Strike Hack

Intertrigine

Altra forma di dermatite piuttosto diffusa nei mesi estivi è la cosiddetta intertrigine cioè la comparsa soprattutto alle pieghe cutanee (inguinali, ascellari , sottomammarie, interdigitali, cioè nelle zone sottoposte a sfregamento e frizione), di arrossamenti spesso pruriginosi che possono determinare vere erosioni della cute; anche in questo caso un ruolo fondamentale è svolto da funghi e batteri che proliferano grazie alla maggiore umidità delle aree colpite.

Impetigine

Una forma che colpisce soprattutto i bambini è l’impetigine, una patologia molto contagiosa (il contatto diretto con le lesioni, se in aree esposte, è sicura fonte di contagio) che si manifesta con piccole papule (simili alle punture d’insetto) che evolvono in piccole vescicole poi in pustole che si ricoprono di una caratteristica crosta color miele. Vi è una variante in cui si formano vere boll , ripiene di un liquido giallastro, che tendono a rompersi formando una crosta che cadrà senza lasciare tracce (non vi è cioè il rischio di cicatrici permanenti tipico invece della varicella).

Terapie antimicotiche o antibiotiche

Per tutte queste situazioni la terapia antimicotica o antibiotica è risolutiva: nel caso della pitiriasi versicolor, a seconda dell’estensione della dermatite, la prima scelta sono gli antimicotici per via locale da applicare per almeno 2 settimane mentre quelli da assumere per bocca si riservano alle infezioni più estese o a quelle recidivanti, nel qual caso è molto utile una terapia “pulsata” da ripetere per qualche giorno al mese per almeno 3 mesi consecutivi. Anche per l’intertrigine la terapia antimicotica locale è solitamente sufficiente, spesso si usano principi attivi ad ampio spettro che abbiano anche una certa azione antibatterica in modo da proteggere contro eventuali sovrapposizioni di altri microrganismi; per l’impetigine, a meno che non si tratti di una-due lesioni isolate, dato l’alto grado di contagiosità (e di auto diffusione) è opportuno eseguire un ciclo di antibiotico per bocca.

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